Balestrino - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Balestrino
Check-in
Check-out
Altra destinazione


.: BALESTRINO
 Balestrino è un comune di 575 abitanti della provincia di Savona. Il comune è situato nell'entroterra di Loano, a sette chilometri dalla costa della riviera ligure di ponente. Il territorio comunale è diviso in quattro frazioni Borgo, Poggio, Cuneo e Bergalla collegate tra loro per mezzo di stradine e sentieri boschivi. Dista dal capoluogo circa 43 km. Il comune fa parte della Comunità Montana Pollupice. I primi insediamenti umani, risalenti già al paleolitico, si stanziarono presso la valle del torrente Barescione (presso il rio Ponte), provenienti dalla vicina Val Varatella. L'esercito romano dovette più volte scontrarsi con le popolazioni locali per il dominio sul territorio, costruendo sulle rocche circostanti torrioni e fortificazioni. Una di queste fu il torrione roccioso attorno al quale nacque il Burgus Plebis di Balestrino. Adiacente al borgo sono state rinvenute numerose monete romane, trovate sull'antica mulattiera.
  Nell'Alto Medioevo le popolazioni si spostarono gradatamente verso le valli circostanti, formando nuovi borghi e villaggi e costituendo il primo vero nucleo abitativo di Bergalla, sede delle prime signorie del luogo. Si perfezionò lo sfruttamento dei terreni, spostando le coltivazioni di ulivi, legumi e cereali lungo le pendici montane grazie alla tecnica delle terrazze, tipiche di molti paesi della Liguria. Divenuto possesso, nel IX secolo, dell'abbazia benedettina di San Pietro dei Monti, passò sotto il controllo di Bonifacio del Vasto nel 1091. I Bava divennero, in epoca feudale, i primi signori del feudo di Balestrino e dell'intera vallata costruendo alle pendici della rocca Curaira il primo castello. Il feudo passò poi in possesso dei marchesi Del Carretto, nel XII secolo, che vi innalzarono il castello intorno alla metà del XVI secolo tutt'oggi esistente. Il maniero venne dato alle fiamme nello stesso secolo dagli abitanti del borgo, a causa delle incomprensioni scatenatesi tra i signori Del Carretto con i balestrinesi. Nonostante l'assassinio del marchese Pirro II, il feudo di Balestrino ritornò dominio della famiglia marchesale che, per prevenire nuove rivolte paesane, istituì nuove leggi erigendo un tribunale apposito con strumenti di tortura.
  Nonostante i dissapori tra i marchesi e il suo feudo, Balestrino conobbe un'epoca di espansione economica, supportata dalla costruzione di mulini, frantoi, fornaci e saponifici. Il borgo divenne così capitale economica dell'intera valle, rimanendo quasi indipendente dalla Repubblica di Genova, nuova possedente delle terre circostanti. Durante l'occupazione francese di Napoleone Bonaparte, nel XVIII secolo, fu teatro di drammatici eventi tra la popolazione e l'esercito d'oltralpe. La popolazione difese a lungo con aspre battaglie e rappresaglie il suo territorio dalla conquista francese, ma ovviamente con scarsi risultati e con il perimento di molti abitanti. Divenuta ormai parte integrante del nuovo Regno di Sardegna venne annessa al Piemonte, fino al passaggio definitivo alla Liguria nel Regno d'Italia nel 1860.