Castello:
Tre furono le nobili famiglie che governarono Balestrino, il cui nome di origini romana deriva da balestra antica arma da guerra.
L'ultima fu quella dei Del Carretto, che ressero la Signoria dal 1400 al 1800 e che discendevano dai Marchesi delle Langhe e del Monferrato, dinastia che annovera fra i suoi capostipidi Aleramo I e Adelasia, la fanciulla ( dal cui nome deriva quello della cità di Alassio ) figlia bella e fuggitiva dell'imperatore Ottone I.
Altri signori di Balestrino furono , dal 1200 al 1450 circa, gli Abati Benedettini che via via si spostarono sul Monte S. Pietro in Varatella, la cui signoria, religiosa e civile, derivava direttamente dal volere di Carlo Magno, quindi da prima dell'anno 1000,i Conti Bava, piemontesi usurpatori del Castello i cui ruderi affiorano a Bergalla.
I Monaci diedero grande impulso a queste valli, diffondendo l'uso dell'aratro, la coltivazione dell'ulivo ed erigendo le prime chiese: ( S. Calogero a Bergalla, S. Mauro in Fossato e S. Giorgio, bellissima nel suo stile romanico primitivo arricchito da affreschi affini ai mosaici Bizzantini, scoperti solo durante lavori di restauro).
I Monaci dovettero a un certo punto, come sopra citato, ritirarsi sul Monte S. Pietro per sfuggire a prepotenze ed invasioni medioevali, così i conti Bava iniziarono la loro Signoria, modesta e semisconosciuta. Ultimo rampollo fu Federico Bava, che vendette i suoi feudi, in tempi diversi ai Del Carretto di Zucarello.
Il potere dei Marchesi Del Carretto si estese da Savona ad Albenga, nell'entroterra fino alle Langhe, al Ducato di Savoia e alla Repubblica di Genova.
La dinastia si estinse nel 1954 con la morte di Domenico, Avvocato Commendatore. Essa vanta fra i suoi antenati Bonifacio di Monferrato, che capeggiò la crociata indetta da Innocenzo III, Alice di Savoia ed Enrico I. Nel 1500 la casata ebbe da Massimiliano I l'investitura del Marchesato di Balestrino. Nel 1509 i fondatori si stabilirono a Balestrino per gestire al meglio la via del sale e
del ferro che, passando il monte Sambuco, arrivava in Piemonte.
I Balestrinesi si distinsero nei secoli per il loro spirito di libertà, lottando a più riprese contro il Signore o l'invasore di turno.
Il 16 marzo 1561 il figlio del Marchese, Antonio, fu assassinato nel letto con la ( Druda ) Catina Barba, plebea di Monesilio ( Monesiglio ) che gli aveva dato 2 figli e che tra lussi e stravaganze si era inimicata i popolani. I quali dopo l'uccisione dei desposti, assalirono e sacheggiarono il castello, rifugiandosi poi tutti a Toirano.
In seguito i Signori furono più giusti, a cominciare da Giò Antonio, figlio di Pirro II, marchese di Bardineto e Bossolasco. Il terzo genito di Giò Antonio, Enrico II, ebbe nella discendenza Ottaviano I, il quale sposò l'unica erede dei Conti di Garlenda, Bianca Costa, che gli portò in dote i paesi di Conscente, Lengueglia, Paravenna, S. Onorato e ovviamente Garlenda.
Ottaviano fece erigere la nuova chiesa S. Andrea, ed abbellì paese e Castello. Gli successero Donato I e Ottaviano II che Costruì un ospedale, una stamperia e coniò propria moneta. Fu per Balestrino l'epoca migliore, tutto ciò finì nel 1795 con l'invasione francese. I Marchesi si ritirarono in Genova e fu solo nel 1850 che Donato III ricostruì il Castello. Suo figlio Vittorio sposò una Cambiaso e fu deputato al Parlamento Subalpino, ricordato per la sua generosità e per l'impegno sociale. Suo figlio, Domenico, fu come detto l'ultimo della dinastia.
Dei Del Carretto resta oggi la nipote del Marchese Domenico, proprietaria del castello. Vive a Torino con la famiglia, ma trascorre a Balestrino una parte dell'estate.
Il testamento di Domenico ha imposto all'erede di non cedere il maniero avito. Il resto dei beni di famiglia sono stati in gran parte alienati.
SANTUARIO di MONTE CROCE
Una cima di 756 m., che diventa ben conosciuta a partire dal 5 ottobre 1949, da quando cioè la Madonna, secondo la testimonianza di Caterina Richero, allora fanciulla di 9 anni, avrebbe scelto quel luogo per apparirle.
Le apparizioni, secondo la testimonianza della stessa Caterina, sarebbero poi state 138. Alcune sul Monte Croce, altre a Bergalla, frazione di Balestrino, due ad Albenga.
Il 5 ottobre 1971, Caterina raccolse queste parole: "Questa è l'ultima volta che vengo in mezzo a voi. Verrò un'altra volta solo per te, ma la data ti resta sconosciuta".
Il 5 novembre 1986 la bella
Signora, avvolta di luce, le apparve, come ella sostiene, in casa. Erano trascorsi 15 anni di struggente attesa, splendidamente ripagata!
Fino al 1971 vere folle hanno invaso Balestrino. In seguito l'aflusso dei pellegrini ha subito un forte rallentamento per varie vicissitudini.
Riprende nel 1991, quando il Vescovo, Mons. Piazza, ottiene che la cappella, costruita dai Balestrinesi con le offerte dei pellegrini, passi dall'amministrazione civica a quella parrocchiale.
Impulso alla devozione dato da Mons. Mario Oliveri.
Nel luglio 1991 autorizza la preghiera pubblica, compresa la celebrazione della S. Messa, e vuole che a Monte Croce si invochi la Mamma del Cielo con il titolo di "Madonna della Riconciliazione e della Pace". Il 7 ottobre 1992 incorona la statua venerata nella cappella del Santuario, e si reca a Monte Croce due volte all'anno per devozione personale e per esortare i pellegrini a vivere i messaggi, che la Madonna ha dato a Caterina.
Chiesa di S. Giorgio Campestre
Questa bellissima e amata chiesetta, risale al XII secolo e conserva all'interno un pregevole ciclo di affreschi riconducibili al tardo gotico dei " pittori della montagna" stile che sopravvisse tra la Liguria, il Nizzardo e il basso Piemonte fino al XV secolo.
Per arrivarci vi basta percorrere la via Lucifredi, e raggiungere il Campo Santo in cui vi si
trova.
Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea.
Costruita in stile moderno, in sostituzione della precedente parrocchiale non più aperta al pubblico, presenta due altari in marmo pregiato policromi, oltre che agli antichi stemmi famigliari dei Del Carretto.
Feste:
Vecchi Mestieri nel mese di luglio
-Palio degli Asini dei Quattro Borghi nel mese di luglio
-Cinque giorni a Balestrino nel mese di agosto
-Castagnata ad ottobre
Festa di San Giuseppe, il 19 marzo, con la tradizionale processione e falò.
Fiera dell'Antiquariato nel mese di luglio
Festa della Madonna della Guardia il 29 agosto